ATRI – Si è chiuso con la condanna a 2 anni e 4 mesi di reclusione e al risarcimento dei danni a 30 persone che si erano costituite parti civili, il processo all’insegnante di sostegno di 52 anni di Atri, A.C.P., che filmava le donne che si spogliavano prima di entrare in piscina. Secondo la decisione del giudice, Ileana Ramundo, l’ex istruttore di nuovo dovrà risarcire 5mila euro per le minorenni e 3.500 per le maggiorenni. La pubblica accusa aveva chiesto la condanna a due anni e otto mesi. Nella sua abitazione era stato trovato tutto l’"archivio" dei filmati girati di nascosto, catturati attraverso una piccola telecamera nascosta nel cestino dei rifiuti dello spogliatoio della piscina comunale. Cassette con immagini e filmini rubate di donne riprese sotto la doccia e mentre cambiavano i vestiti e tra loro anche molte minorenni. Una delle vittime dell’insegnante si è fatta suora. In totale le donne finite nella trappola furono 96.
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